Ecommerce in Italia: cresce l'influenza del mobile e dei social media

Come ogni anno, eccoci a fare il punto sulle evoluzioni dell’ecommerce in Italia prendendo spunto dai dati del consueto report annuale rilasciato dalla Casaleggio Associati.

Dalla ricerca emerge che, nel nostro Paese, il fenomeno del commercio elettronico continua ad essere in crescita tanto da potersi riconoscere, finalmente, dei segnali di una fase di maturazione e consolidamento.

La crescita del mercato dell’e-commerce continua ad essere favorita, sia dalla maggiore diffusione di device, come pc, tablet e smartphone a disposizione degli utenti, sia dal progressivo potenziamento delle velocità di connessione alla rete Internet. Queste condizioni hanno costituito il presupposto, inoltre, del sorgere di nuovi servizi ed offerte che consentono agli utenti di rimanere sempre connessi rivoluzionando le abitudini in materia d’acquisto online.

In particolare, dalla ricerca condotta, emerge che circa 36,4 milioni di individui, corrispondenti al 75,8%, utilizza il proprio smartphone per navigare in rete, a fronte di 35,4 milioni, ovvero, il 73,8% di coloro che utilizzano un computer fisso al medesimo scopo.

Questo trend dimostra che l'accesso ad internet da mobile non solo è in crescita (+11,5% rispetto all’anno precedente) ma sta anche sostituendo, sempre più rapidamente, l'uso dei pc desktop ampliando, così, la gamma di servizi possibili in questo campo.

La crescita più consistente nell'uso di questi device si registra per il tablet che segna una percentuale di utilizzatori pari al 31%, corrispondente a 14,9 milioni di italiani.

Nel 2016, il fatturato generato dal settore dell'e-commerce business-to-consumer (B2C) è stato pari a 31,7 miliardi di euro, ovvero, di un 10% in più rispetto a quanto emergeva dalla ricerca precedente. Si tratta, di un dato generale di crescita che rivela, tuttavia, anche delle criticità in alcuni settori quali moda, alimentari, casa e arredamento nei quali le vendite online risultano ancora poco sviluppate.

Altri settori, quali tempo libero, assicurazioni e turismo, continuano, invece, la loro crescita.

Nella distribuzione dei fatturati dei settori interessati dall'ecommerce si nota, infatti, che la quota più consistente del mercato è rappresentato congiuntamente dal segmento ‘tempo libero’ (nel quale, a fare da traino, è la spesa nel gioco online) ed il settore del turismo con il quale, cumulativamente, generano il 74% del fatturato. 

Confermano il loro trend, grazie ai servizi digitali e all’on-demand, il settore dell'editoria mentre, il settore dell'elettronica, merito l'aggiunta di servizi innovativi, torna ad essere stabile dopo che, negli anni precedenti, aveva fatto registrare una diminuzione nei volumi e nei fatturati.

L'ecommerce rappresenta, per il nostro paese, anche una leva strategica molto rilevante per favorire lo sviluppo ed il commercio dei prodotti tipici

Il Made in Italy ha fatto registrare un incremento delle vendite di esportazione dei nostri prodotti tipici anche grazie al Piano Straordinario per il Made in Italy lanciato tre anni fa dal governo e rafforzato, ultimamente, con la legge di bilancio ed il Piano Industria 4.0.

E’ indubbio che queste azioni abbiano prodotto dei risultati positivi, considerando che, nel 2016, il fatturato e-commerce generato all'estero dalle aziende italiane è stato, in media, il 29% delle vendite online complessive.

In questi casi, tuttavia, occorre considerare anche il tipo di strategia adottata dalle imprese e la presenza di eventuali altre sedi sul territorio nazionale o internazionale.
Per le aziende che non hanno una sede fisica in altri Paesi, infatti, risulta indispensabile, al fine di agevolare facilmente l'accesso anche agli utenti stranieri, disporre di un sito web multilingua.

Questa tendenza è confermata anche dal report dal quale emerge come la percentuale di fatturato estero sul totale delle vendite online delle imprese che operano anche fuori dal territorio nazionale, sia del 35% per quelle aziende che dispongono di un sito tradotto in più lingue, rispetto a quelle che, pur vendendo i loro prodotti in altri paesi, dispongono di un sito web solo in italiano. In questo caso, la percentuale di vendite online risulta molto più ridotta e si assesta attorno all'8%.

Ta le aziende italiane, cresce anche il ricorso a grandi marketplace come eBay, Amazon ed Alibaba. Infatti, a causa della forte competitività a della bassa marginalità di guadagno, sono sempre più numerose le imprese che realizzano parti consistenti delle loro vendite sui marketplace.

Continua a crescere anche la percentuale del fatturato di acquisti tramite mobile che passa, per le aziende di e-commerce italiane, dal 22% del 2015 al 26% del 2016.

Offrire una buona esperienza di navigazione su mobile, oggi, è quindi fondamentale. Questi due settori, infatti, possono realmente offrire agli utenti finali delle grandi opportunità.

Il mobile sta ridisegnando il nostro modo di fare acquisiti. Possedere un sito web responsive o una versione appositamente progettata e ottimizzata per la visualizzazione su smartphone, così come realizzare delle app che consentano di agevolare e stimolare gli acquisti, può facilmente convertire, una preliminare intenzione dell'utente, in un concreto atto d'acquisto.

Grazie al sorgere di nuovi servizi che stanno emergendo tra gli operatori cinesi come ‘We chat’, presto anche da noi sarà possibile acquistare prodotti direttamente all'interno di una chat e i nostri momenti di shopping diventeranno sempre più momenti di interazione e di scambio.

Il mobile rappresenta un'ottima soluzione anche per i nuovi sistemi di pagamento. Con la progressiva diffusione della moneta elettronica che porterà a ridurre, progressivamente, l'utilizzo delle casse tradizionali, i pagamenti potranno avvenire tramite sistemi come Apple Pay, Android Pay e Samsung Pay, a tutto vantaggio dell'esperienza d’acquisto dell’utente.

Si stima che, nel 2020, la percentuale del fatturato complessivo realizzato tramite e-commerce sarà triplicato rispetto ai dati attuali, arrivando ad una percentuale del 45% corrispondente alla cifra di 384 miliardi di dollari.

Tuttavia, nonostante le ancora enormi potenzialità di spinta del mobile in questo campo, attualmente si nota, da parte di quelle aziende che hanno dedicato molte risorse in questa direzione negli anni precedenti, un calo negli investimenti.  

Da non sottovalutare il ruolo dei social network che si stanno dimostrando trainanti nel settore dell'e-commerce.
Nonostante la difficoltà di valutare il ritorno degli investimenti, si prevede che nel 2017 saranno numerose le aziende che incrementeranno risorse e investimenti anche in questo settore del marketing.

Facebook e Instagram, grazie ad un numero sempre crescente di influencer o micro influencer, sono in grado di creare engagement con i propri fan/follower e questo spinge le aziende ad investire sempre più risorse in questi network. La capacità di divulgare messaggi coerenti al loro brand e di colpire specificatamente il proprio target di riferimento, li induce a puntare maggiormente su strategie di marketing digitale sfruttando anche i tool messi a disposizione dai social media.

In conclusione, il 2017 conferma i trend positivi degli anni precedenti ed evidenzia come ci sia, in particolare da parte di alcuni settori legati al Made in Italy, una sempre più ampia consapevolezza sulle potenzialità di investire nel settore del commercio elettronico ritenuto, ormai, un fattore significativo e determinante di crescita e di espansione sia delle singole aziende, sia dell’economia del sistema paese nel suo complesso.

Categoria
E-commerce